Chi deve assolvere all’obbligo di deposito legale?
L’editore o comunque il responsabile della pubblicazione, sia persona fisica che giuridica; il tipografo, ove manchi l’editore.
Quali sono i documenti da depositare?
Libri, opuscoli, pubblicazioni periodiche, carte geografiche e topografiche, atlanti, grafica d’arte, video d’artista, manifesti, musica a stampa, microforme, documenti fotografici, documenti sonori e video, film iscritti nel pubblico registro della cinematografia tenuto dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), documenti diffusi su supporto informatico.
Ci sono alcuni tipi di pubblicazione che possono non essere depositate?
Gli editori o chi per loro, non sono obbligati a depositare: ristampe inalterate, bozze di stampa, registri e modulistica, elenchi dei protesti cambiari e documenti assimilabili, mappe catastali, materiale di ordinaria e minuta pubblicità per il commercio, fotocopie, dattiloscritti o stampati prodotti da computer per uso personale, materiale didattico per corsi di formazione a uso interno, tesi di laurea, edizioni provvisorie (nel caso in cui venga pubblicata l’edizione definitiva), articoli in attesa di pubblicazione stampati in proprio o presso l’Università esclusivamente a fine concorsuali, estratti (quali i fascicoli contenenti un articolo di rivista o una parte di un libro, che siano stampati a parte utilizzando la stessa composizione, ad esclusione degli estratti di musica a stampa).
Se utilizzo il self publishing (attraverso ilmiolibro.it o siti simili), devo comunque provvedere al deposito legale?
Sì. In questo caso è l’autore stesso che deve provvedere al deposito. Sono sufficienti due sole copie: una deve essere inviata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, l’altra all’Archivio della Produzione Editoriale lombarda.
Devono essere depositati gli e-book o i formati digitali dei libri?
No, al momento non è previsto il deposito per questo tipo di documenti.
Se un periodico passa dalla versione cartacea a quella digitale, come posso provvedere al deposito?
Non è più necessario. L’editore deve però segnalare Archivio della Produzione Editoriale lombarda il fatto che il periodico cessa di essere pubblicato in formato cartaceo e a partire da quale numero.
Perché nell’Archivio della Produzione Editoriale lombarda sono presenti anche documenti pubblicati in altre regioni e anche all’estero?
I motivi possono essere diversi, ad esempio l’editore può non aver tenuto conto della nuova normativa basata sulla sede legale e non sul luogo di stampa, oppure può essere che tra gli autori del documento ci sia un Comune della Regione Lombardia.
Le riviste digitali devono essere anch’esse depositate?
Per quanto riguarda le riviste digitali si veda l’accordo stipulato dal Ministero della Cultura con gli editori.