L’infrastruttura della Biblioteca digitale BEIC

L’infrastruttura della Biblioteca digitale BEIC si articola in tre ambiti, fra loro interconnessi:

  1. conservazione a lungo termine delle immagini dei documenti digitalizzati e dei metadati a esse associati;
  2. pubblicazione delle risorse digitali;
  3. catalogazione dei documenti digitalizzati;
  4. configurazione del discovery tool, lo strumento che permette all’utente la ricerca e l’accesso alle risorse digitali.

Le attività della Biblioteca digitale BEIC sono iniziate nel 2008, in collaborazione con il Politecnico di Milano.

L’infrastruttura della Biblioteca digitale BEIC è stata recentemente aggiornata: i software attualmente utilizzati per la gestione della biblioteca sono prodotti da Ex Libris: Alma per la catalogazione; Primo VE per la ricerca nel catalogo; Rosetta, il repository delle risorse digitali.

Conservazione e pubblicazione

Oggetto della conservazione a lungo termine sono le immagini ad alta definizione (in formato TIFF) e i metadati descrittivi, amministrativi e strutturali ad asse associati: i metadati relativi a ciascun oggetto digitale sono elencati in un documento XML conforme allo schema METS.

La conservazione degli oggetti digitali è affidata al software Ex Libris Rosetta.

Ex Libris Rosetta è una soluzione di conservazione di oggetti digitali conforme alla norma ISO Open Archival Information System (OAIS); Rosetta utilizza un particolare modello di AIP (Archival Information Package) basato sul modello di riferimento PREMIS, all’interno del file XML METS.

Per la pubblicazione, in Rosetta vengono caricate immagini di volumi digitalizzati, fotografie digitali, file in formato PDF, file audio e video, e i relativi metadati. Il documento XML associato ai volumi digitalizzati contiene una sezione strutturale nella quale è descritta analiticamente, a vari livelli di profondità, la struttura interna del documento. Questi dati di natura strutturale vengono elaborati e affiancati agli oggetti digitali allo scopo di facilitare la navigazione tra le diverse parti che li compongono, per esempio i capitoli di un libro o le carte di un manoscritto.

Catalogazione

Ciascun oggetto digitale si accompagna a una descrizione elaborata in formato MARC21 all’interno del software Ex Libris Alma, in modalità specifiche a seconda della tipologia dei singoli documenti analogici, che possono essere monografie, periodici, incunaboli, manoscritti, opere d’arte, fotografie, brani musicali, o delle singole risorse elettroniche, come e-book, riviste elettroniche, siti web, video.

Nel caso delle pubblicazioni a stampa, dalle cinquecentine in avanti, i contenuti dei campi di MARC21 sono scelti e codificati nel rispetto delle Regole Italiane di Catalogazione (REICAT 2009). L’authority file dei nomi di persona ed ente rispetta, oltre alle REICAT, la prassi del Servizio Bibliotecario Nazionale, cui si aggiungono sistematicamente i rilievi cronologici.

Catalogazione – Incunaboli

La catalogazione degli incunaboli è basata sui repertori internazionali e ogni record nel campo MARC 024 contiene gli identificativi (ed eventualmente il link automatico) dell’Incunabula Short Title Catalogue (ISTC), del Gesamtkatalog der Wiegendrucke (GW) e dell’Indice generale degli Incunaboli delle biblioteche d’Italia (IGI).
Il titolo presente sull’edizione o – quando questo manca – l’incipit dell’opera, sono riportati nel campo MARC 245. L’area della pubblicazione (campo 260) è implementata con i dati desunti dal colophon e la data è espressa in numeri arabi.
Un ricco apparato di informazioni aggiuntive contraddistingue la collezione: informazioni sul testo originale o sulla pubblicazione (campo MARC 534), i possessori, le caratteristiche dell’esemplare e la legatura (campi MARC 561, 562 e 563).

Lo studio sulle modalità di catalogazione in MARC21 degli incunaboli è in continuo divenire.
Per eventuali contributi scrivere a: beicdl@beic.it

Catalogazione – Manoscritti

Le schede descrittive dei manoscritti inserite nel catalogo della Biblioteca digitale BEIC hanno lo scopo di rendere accessibili le riproduzioni, ossia sono dei metadati e non hanno pretese codicologiche. Di ciascun manoscritto medievale preso in considerazione sono state inserite le informazioni finalizzate a rintracciare sia i singoli esemplari sia i testi in essi tramandati. Per esempio sono state indicate

  • le collocazioni (città, ente e fondo di conservazione e segnatura) nel campo MARC 245 al posto del titolo della pubblicazione;
  • il numero delle carte, la materia scrittoria e le misure (nel campo MARC 300);
  • gli autori delle opere (nei campi MARC 700);
  • la bibliografia sul manoscritto, compresi i link ai cataloghi online (nei campi MARC 510);

La mappatura dettagliata tra informazioni relative ai manoscritti e il formato MARC21 possono essere richieste a beicdl@beic.it

La ricerca sulla catalogazione dei manoscritti in MARC21 prosegue e lo staff della Fondazione BEIC riceverà volentieri ogni osservazione in merito: beicdl@beic.it

Discovery Tool

La ricerca e l’accesso alle risorse della BEIC Digital Library è affidata a Primo VE, l’applicativo integrato al software Ex Libris Alma; la configurazione di Primo VE permette di personalizzare la visualizzazione delle schede catalografiche, le funzionalità collegate alla ricerca, i filtri, i collegamenti esterni e ogni altra specificità che garantisca una ricerca agile ed efficace.

Interoperabilità

Rosetta e Alma utilizzano il protocollo Open Archives Initiative per la raccolta dei metadati (OAI PMH), per la condivisione delle descrizioni degli oggetti digitali con sistemi esterni; ciò assicura l’interoperabilità tra la BEIC Digital Library e altre istituzioni che gestiscono e pubblicano metadati e/o risorse digitali.